Luppolo e birra: un legame antico tra tradizione, proprietà e utilizzi
Il luppolo e la birra sono due ingredienti profondamente legati da una storia secolare. Il primo è un elemento fondamentale per la produzione della seconda. Scopriamo insieme le origini, le caratteristiche, le proprietà e gli usi in cucina di questi due preziosi ingredienti.
Luppolo: storia e diffusione
Il luppolo, il cui nome scientifico è Humulus lupulus, è una pianta rampicante appartenente alla famiglia delle Cannabaceae. Originaria dell’emisfero settentrionale, cresce spontaneamente in Europa, Asia e Nord America. La parte della pianta utilizzata nella produzione della birra sono i fiori femminili, detti anche coni o infiorescenze, che vengono raccolti ed essiccati.
L’uso del luppolo nella produzione della birra risale al Medioevo. Prima di allora, fin dai tempi degli antichi Romani, la birra veniva aromatizzata con erbe e spezie, in una miscela chiamata gruit. Tra l’XI e il XII secolo in Germania il luppolo iniziò a sostituire il gruit, diffondendosi rapidamente in tutta Europa. Oltre a conferire amaro e aroma alla birra, il luppolo fungerebbe anche da conservante naturale, migliorandone la stabilità.
Oggi i principali Paesi produttori di luppolo sono Germania, che detiene il monopolio con il 42% della produzione mondiale, Repubblica Ceca, Stati Uniti, Cina e Australia. La regione del Kent nel sud-est dell’Inghilterra è rinomata per la qualità del suo luppolo, ampiamente utilizzato nella produzione di birre come la Pale Ale.
Coltivazione e raccolta del luppolo
Il luppolo è una pianta perenne dotata di un rizoma sotterraneo dal quale, ogni anno, si dipartono i fusti volubili che possono superare i 6 metri di lunghezza. La coltivazione avviene in appositi impianti dotati di pali di sostegno, detti pergole.
La pianta germoglia in primavera, mentre la fioritura e successiva raccolta dei coni avviene tra agosto e settembre. Dopo la raccolta, i coni vengono essiccati con diverse tecniche per preservarne le preziose proprietà aromatiche. Dalla lavorazione dei coni essiccati si ottengono i luppoli, utilizzati poi dai birrifici artigianali, e l’estratto di luppolo impiegato nella produzione della birra industriale.
Proprietà e usi del luppolo
Il luppolo deve le sue molteplici proprietà terapeutiche ai fitoestrogeni e ai flavonoidi in esso contenuti. Possiede riconosciute proprietà digestive, essendo digestivo, stomachico e colagogo. Favorisce quindi la digestione, stimola l’appetito e allevia meteorismo e dolori addominali.
Ma oltre a ciò grazie alle sue proprietà sedative, è impiegato per trattare stati di ansia, insonnia, irrequietezza e tensione nervosa. Può essere utilizzato sotto forma di decotto, tintura madre o estratto secco.
Oltre all’utilizzo terapeutico e nella produzione della birra, il luppolo viene anche impiegato in cucina. I germogli primaverili, ad esempio, possono essere raccolti ed utilizzati per aromatizzare insalate, minestre e secondi piatti. Le infiorescenze essiccate si possono utilizzare per insaporire carni, zuppe, ripieni, conferendo un caratteristico retrogusto amarognolo.
La birra: proprietà, effetti sulla salute e usi in cucina
La birra è una delle bevande alcoliche più antiche della storia, le cui origini risalgono alle antiche civiltà di Sumeri ed Egizi. Ottenuta dalla fermentazione di cereali maltati, in particolare malto d’orzo, la birra si caratterizza per il suo tipico sapore amaro conferito dal luppolo.
Esistono numerosi stili birrari che si differenziano per tipo di fermentazione, ingredienti, gradazione alcolica. Le principali famiglie sono le Lager, a bassa fermentazione, chiare e leggere, e le Ale, ad alta fermentazione, dal corpo robusto e aroma fruttato. Tra gli stili più diffusi troviamo la Pilsner, la Pale Ale, la Stout, la Bock e la Lambic.
Moderatamente alcolica, la birra è costituita prevalentemente da acqua e contiene diverse vitamine del gruppo B e sali minerali come calcio, ferro e fosforo. Grazie ai lieviti, contiene principi bioattivi dalle proprietà antiossidanti e antibatteriche. Il consumo regolare di birra, nell’ambito di una dieta varia ed equilibrata, può quindi apportare benefici alla salute. Tuttavia, il consumo eccessivo comporta rischi per la salute.
In cucina la birra si presta ad essere utilizzata sia come ingrediente che come bevanda di accompagnamento. Può essere usata per preparare salse, marinate, da aggiungere a zuppe, stufati, arrosti. Le birre chiare si abbinano a piatti delicati con pesce e frutti di mare, mentre quelle scure si sposano con carni rosse, selvaggina e formaggi stagionati.
Il luppolo e la birra quindi sono due ingredienti dalla storia antica e dalle riconosciute proprietà, la cui produzione e il cui consumo moderato apportano benefici all’organismo. In cucina entrambi possono essere utilizzati per insaporire ed esaltare i sapori di numerose ricette.

Muffin salati alla birra e pancetta
Ingredienti
- 200 g Farina di grano tenero 00
- 100 g Pancetta a cubetti
- 100 ml Birra chiara
- 50 ml Olio di semi di girasole
- q.b. Sale
- q.b. Pepe nero
Istruzioni
- In una padella, fai rosolare la pancetta a cubetti con un filo d'olio.
- In una ciotola, mescola la farina con il lievito, il sale e il pepe nero.
- Aggiungi l'uovo, la birra e l'olio di semi.
- Lavora il composto con una frusta fino ad ottenere un impasto omogeneo.
- Aggiungi la pancetta rosolata all'impasto e mescola ancora.
- Versa l'impasto negli stampini per muffin, riempiendoli per circa 2/3.
- Cuoci i muffin in forno caldo a 180°C per circa 20 minuti.
- Sforna imuffin e lasciali raffreddare prima di servirli.